Vademecum dei medicinali antroposofici
Pubblicazione riservata alla classe medicaCopia del testo può essere richiesta alla segreteria SIMA
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Dalla Prefazione della Dr.ssa Laura Borghi
Poche righe si offrono per presentare la seconda edizione di questa lavoro, tradotto dalla terza stesura tedesca, strumento del medico che si orienta secondo l’antroposofia nel suo operare.
Il medico esperto di medicina antroposofica, il collega che inizia ad occuparsene in modo sistematico, lo specialista che amplia il suo potenziale terapeutico, diversi profili professionali trovano qui una fonte a cui attingere per le proprie prescrizioni terapeutiche.
Un altro aspetto caratterizza quest’opera che non è un manuale, un trattato di clinica medica o un prontuario; è la possibilità di un pubblicazione ancora in itinere, ancora in crescita, in divenire, dimostrata dalle molte variazioni, aggiunte e revisioni delle schede che compaiono in questa nuova edizione. Sono aggiunte consistenti dal punto di vista numerico e, soprattutto, qualitativamente rielaborate con nuove testimonianze cliniche.
Se vanto del medico antroposofo è poter dire che il medicinale antroposofico nasce negli anni venti del secolo scorso al letto del paziente, qui sicuramente si può affermare che è sempre dall’esperienza clinica diretta che vengono portate testimonianze per la prescrizione terapeutica, esperienza sorta nella libertà di un lavoro clinico finalizzato alla cura del paziente e non a carattere di ricerca scientifica a sé stante. Ogni momento dell’attività medica è sperimentazione clinica, se può essere valutata con metodo scientifico. L’entusiasmo e la dedizione con cui si può applicare la medicina fin nella prescrizione della terapia sono in connessione con la qualità del rapporto medico-paziente, qualità peculiare per ogni specifica problematica di malattia e per la ricerca di una possibile via di cura e di guarigione. Il metodo con cui si lavora invece può e deve avere quella necessaria rigorosità richiesta dalla scienza odierna. Solo così si incontrano arte e scienza nella medicina e non viaggiano paralleli i diversi procedimenti terapeutici applicati. La medicina integrata può quindi crescere facendo riferimento ad un metodo che dia la possibilità di confronto e ripetibilità, e che lasci liberi nella scelta dell’orientamento terapeutico più adatto individualmente per il singolo paziente.