Il CoragGiovani è un ritrovo annuale, un luogo di scambio e condivisione, un incontro intimo con se stessi e con l’altro, rivolto a tutti quei giovani che sono alla ricerca dell’essenza nascosta delle cose, proiettati verso un anelito comune: creare fonda-menta solide per un mondo consapevole, nel quale agiscono in armonia pensare, sentire e volere ponendo al centro l’Uomo.
Attraverso esperienze artistiche e teoriche, il Convegno mira a tessere un futuro all’insegna di un’Antroposofia vivente, dove l’amore è punto focale e strumento necessario per un’evoluzione personale e collettiva, affinché “ogni anima possa fiorire innamorata per tutta l’esistenza”.

Quest’anno bussa a gran voce, e in modo del tutto nuovo, la necessità di avere e portare sempre più cura in tutte le attività umane. Come gruppo vogliamo dedicarci a questo compito, creare un’atmosfera, un atteggiamento interiore, che presuppone devozione, consapevolezza e un sempre maggiore ascolto per ciò che si vuole manifestare nel momento presente.
L’apertura di cuore, un sincero interesse e la capacità di cogliere l’essenziale, sono balsamo in questo processo, che permette il sorgere del tempo del cuore, del vero respiro, risvegliando così una sensibilità maggiore per tutto ciò che ci circonda, e un senso per ciò che è sacro nella vita. In questa direzione Curare è un gesto cosciente, silenzioso ma Coraggioso, che anela all’unione tra noi e l’essenza divina che si cela dietro ogni manifestazione.

Vogliamo creare un luogo e un tempo per consentire a chi vorrà di risvegliare lo spazio del Cuore dove, attraverso l’incontro con l’altro e con se stessi, riscoprire la nostra origine divina e condividere con gioia le esperienze che ci avvicinano a questa verità.
Il CoragGiovani ha scelto di incarnarsi nel suo ottavo anno sotto questa veste, e invita di cuore tutti gli amici conosciuti e quelli che ancora devono conoscersi. Un nuovo anno di crescita in cui il tema della Cura vuole manifestarsi non solo come riflessione, ma coinvolgendo il più possibile i partecipanti nel processo di cura degli spazi, dei pasti, dei momenti individuali e comuni così da iniziare ad incarnare il mistero di questo archetipo con piccoli ma potenti gesti.
Alla fine del Convegno, ci piacerebbe che i partecipanti possano tornare alla loro quotidianità custodi dell’atteggiamento sperimentato insieme e che questo venga portato nel mondo, affinché si possa espandere.